Zanzago: la storia

Valdobbiadene, centro per eccellenza in cui nasce il fenomeno del Prosecco, è un piccolo centro abitato di poco più di 10.000 abitanti e formato da diverse frazioni.
Una delle più famose è San Pietro di Barbozza che dal 1807, per volontà dello stesso Napoleone, fungeva da Comune a sé prima che nel 1928 fosse annesso a Valdobbiadene.
San Pietro di Barbozza ha un’importante storia e tradizione contadino-agricola che oggi trova la sua massima rappresentazione, appunto, nel Prosecco Superiore di Valdobbiadene DOCG.
Possiamo quindi affermare che tale luogo rappresenta la culla in cui il Prosecco è nato per poi crescere e diventare il fenomeno globale che conosciamo oggigiorno.

Ma cos’era San Pietro di Barbozza, la culla del Prosecco, in origine?
San Pietro di Barbozza era un piccolo Comune a sé formato in origine da quattro piccoli centri antichi: Barbozza, Col di Martignago, Saccol e Zanzago. Di questi quattro borghi su cui si fonda il fenomeno del Prosecco, solo i primi tre li ritroviamo ancora oggi nella toponomastica come piccole località ben definite all’interno del paese.
Chi manca all’appello, però, è proprio Zanzago. Zanzago che era in origine il centro più grande dei quattro formanti San Pietro di Barbozza ed era quello che, oltretutto, ospitava la parrocchia stessa. Perchè, quindi, proprio Zanzago è stato il nome che si è perduto nel tempo?
Una risposta non c’è e neanche un’attenta ricostruzione della documentazione arrivata ai giorni nostri ce lo permette di capire chiaramente.